Studio Ferrario Associati

Operai Metalmeccanici Industria un giorno di ferie aggiuntivo dal 01/01/2018

undefinedGli operai metalmeccanici, con oltre i 10 anni di anzianità presso la stessa azienda, maturano il diritto a un giorno di ferie in più rispetto alle 4 settimane previste dal CCNL, a prescindere dall’età anagrafica

A seguito dell’unificazione della disciplina delle ferie per gli impiegati e gli operai (fino a tale data avevano avuto norme specifiche diverse), il CCNL stabilisce che gli operai che maturano un’anzianità di servizio oltre 10 anni e fino a 18 anni compiuti hanno diritto ad un giorno in più rispetto alle 4 settimane ed i lavoratori che maturano un’anzianità di servizio oltre i 18 anni compiuti hanno diritto ad una settimana in più, sempre rispetto alle 4 settimane .

Piccole industria della metalmeccanica, slitta il versamento per la sanità integrativa

undefinedAttraverso circolare inviata in data 20 dicembre 2017, Unionmeccanica Confapi ha informato le aziende che applicano il c.c.n.l. metalmeccanica pmi Confapi circa il differimento del versamento delle quote per la sanità integrativa.

“Considerato l'approssimarsi della scadenza del 1° gennaio 2018 – si legge sulla circolare -, nelle more di definire le modalità di versamento della suddetta quota di contribuzione, Unionmeccanica-Confapi, e Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil hanno concordato con accordo sottoscritto in data 18 dicembre 2017 di differire il primo versamento al mese di aprile 2018, data alla quale l'azienda dovrà effettuare anche il conguaglio delle quote riferite ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2018 in un'unica soluzione per un importo pari a 20 Euro per lavoratore”.

Al riguardo, si rammenta che l'accordo di rinnovo 3 luglio 2017 del c.c.n.l. per i lavoratori addetti alle piccole e medie industrie metalmeccaniche e di installazione di impianti ha previsto l'istituzione a decorrere dal 1° gennaio 2018 di prestazioni sanitarie integrative, salute, prevenzione e benessere, per i lavoratori in forza alla stessa data, fatta salva la volontà di esercitare rinuncia scritta. Hanno diritto a tali prestazioni i lavoratori, non in prova, con contratto a tempo indeterminato compresi i lavoratori part-time, con contratto di apprendistato e con contratto a tempo determinato di durata non inferiore a 5 mesi a decorrere dalla data di assunzione; in tale caso le prestazioni sanitarie integrative sono automaticamente prolungate in caso di proroga del contratto. A decorrere dal 1° gennaio 2018, l'accordo prevede per i lavoratori interessati una contribuzione pari a 60 euro annui (suddivisi in 12 quote mensili da 5 euro l'una) a totale carico dell'azienda.

Per effetto dell'accordo sopra detto, il versamento delle quote di contribuzione riferite ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2018 sarà differito e versato contestualmente alla contribuzione di aprile.

Disabili come cambia il collocamento dal 01 gennaio 2018

undefinedDal 1° gennaio 2018 i datori di lavoro che occupano un numero da 15 dipendenti in su devono coprire la quota di riserva riferita al collocamento obbligatorio. La modifica introdotta con il Jobs Act (tramite il Dlgs 151/2015, articolo 3, comma 1) fa scattare l’obbligo di assumere una persona con disabilità contestualmente al raggiungimento della quindicesima unità computabile, non più nel caso di una nuova assunzione (la sedicesima) come avveniva fino al 31 dicembre 2017.
I datori di lavoro pubblici e privati sono quindi obbligati ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti a categorie protette indicate dall’articolo 1, della legge 68, nel rispetto di questi criteri:
• il 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti (oltre all’1% riservato a vedove, orfani o profughi);
• due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
• un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti
I datori interessati devono presentare agli uffici competenti nel territorio, entro il 2 marzo 2018, la richiesta di assunzione: nell’eventualità che la quota di riserva non sia coperta, scatta la sanzione di 153,20 euro per ogni giorno lavorativo di scopertura, per ciascuna persona disabile non occupata nella giornata.

Congedo Obbligatorio padre aumentati i giorni

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L'articolo 1, comma 354, della legge 232/2016 (legge di bilancio 2017) ha infatti innalzato, a partire da quest'anno (2018), da due a quattro i giorni di congedo obbligatorio, nonché ripristinato il congedo facoltativo di un giorno da fruire in alternativa alla madre, congedo che non era stato prorogato per il 2017.

Pagamento retribuzioni

undefinedA far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti devono corrispondere ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:

• bonifico sul conto identificato dal codice Iban indicato dal lavoratore;
• strumenti di pagamento elettronico;
• pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
• emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.

Al datore di lavoro o committente che viola l'obbligo di cui al comma 910 si applica la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.

Credito fiscale DL 66/14 Bonus 80 euro

undefinedNuove le soglie di reddito, che passano rispettivamente da 24 mila a 24.600 e da 26 mila a 26.600. In questo modo sarebbero salvi gli 80 euro anche per i dipendenti pubblici alla luce degli aumenti degli stipendi statali. Nessuna novità, invece, per chi ha uno stipendio basso, sotto gli 8mila euro annui: per questi lavoratori il diritto al bonus Renzi non c’è e non ci sarà, considerando che la detrazione per reddito da lavoro dipendente, sotto questa soglia di reddito, supera l’Irpef.

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